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"Vidas crueles" è un romanzo ispirato ad una storia vera. Ne è protagonista Esperanza Romero Suárez (nome di fantasia) una donna nata a Lima e vissuta da adulta in Europa e soprattutto in Italia. Vi si racconta la sua vita povera ed umiliata nel contorno di un'infinità di personaggi, ognuno dei quali potrebbe essere a sua volta protagonista di una tragedia greca o di una commedia burlesca; vita che però non riesce ad intaccare minimamente il nucleo solare ed affettuoso della sua personalità. Nella prima parte, il romanzo è un affresco della più povera società peruviana, dove il dolore è compagno abituale spesso da annegare nell'alcol, e in cui vivi e morti possono colloquiare liberamente condendo l'amaro pasto della vita con un atroce umorismo; mentre, nella seconda parte, diventa uno spaccato della nostra società cosiddetta civile che non riesce ancora ad accogliere l'altro ed a svelarne la nobiltà interiore.
